LINEA
SALVAGENTHÈ
BREVI PRONTUARI SEMISERI DI SOPRAVVIVENZA
“In un mondo sempre più liquido e surriscaldato, c’è chi si dispera e chi ne approfitta per un buon tè.”
Secondo l’eminente sociologo e filosofo Zygmunt Bauman quelli che stiamo vivendo sono tempi caratterizzati da una vita liquida risultato della progressiva disgregazione di valori, relazioni e modelli preesistenti.
VITA LIQUIDA - Nei suoi ultimi lavori, Bauman ha inteso spiegare la postmodernità usando le metafore di modernità liquida e solida. Nei suoi libri sostiene che l’incertezza che attanaglia la società moderna deriva dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori. In particolare, egli lega tra loro concetti quali il consumismo e la creazione di rifiuti umani, la globalizzazione e l’industria della paura, lo smantellamento delle sicurezze e una vita liquida sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa, e così via. L’esclusione sociale elaborata da Bauman non si basa più sull’estraneità al sistema produttivo o sul non poter comprare l’essenziale, ma sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità. Secondo Bauman il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore. In tal modo, in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l’essere umano con relazioni usa e getta. Le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti i costi, l’apparire come valore e il consumismo. Però si tratta di un consumismo che non mira tanto al possesso quanto all’utilizzo temporaneo di oggetti di desiderio in cui appagarsi, trovandoli in breve obsoleti, e passando quindi da un consumo all’altro in una sorta di bulimia. In Italia, il concetto di società liquida di Bauman è stato ripreso dallo psichiatra Tonino Cantelmi per elaborare la teoria della tecnoliquidità, secondo la quale la chiave interpretativa della contemporaneità e dei relativi disagi psicologici sia da ricondurre alle caratteristiche della rivoluzione digitale interagenti con le peculiarità della società liquida (velocità, narcisismo, sensation seeking, emotivismo, ambiguità e non definizione, rinuncia al futuro).
È innegabile che siano tempi di trasformazione, dove ancora non si è giunti a un nuovo equilibrio e questo genera varie forme di disagio. Da qui l’idea di una collana composta da brevi prontuari di sopravvivenza che con ironia e intelligenza, aiutino i degusta-lettori a superare quei piccoli disagi dati dalla contemporaneità “liquida”.
Il fine è analogo alle più seriose Tisane Filosofiche della linea NarraTHERAPY ma la modalità di trattazione è marcatamente più ironica e leggera: riflettere e sdrammatizzare attraverso un sorriso.
Poi, sopravvivere può risultare molto stressante, motivo per cui abbiamo ritenuto ideale inserire la Canapa (semi) biologica come base di tutti i blend che accompagneranno la lettura di questi brevi prontuari così da indurre un rilassamento propedeutico ad accogliere i suggerimenti appena letti.
È ovviamente legale e, nella quasi totalità dei titoli, accompagnata dal tè verde Bancha biologico (dagli innumerevoli benefici per l’organismo), oltre agli specifici aromi individuati (che sia per il loro sapore, significato, sembianze o proprietà fitoterapiche) che aiutino a “sopravvivere” al tema trattato.
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BREVI PRONTUARI SEMISERI DI SOPRAVVIVENZA
“In un mondo sempre più liquido e surriscaldato, c’è chi si dispera e chi ne approfitta per un buon tè.”
Secondo l’eminente sociologo e filosofo Zygmunt Bauman quelli che stiamo vivendo sono tempi caratterizzati da una vita liquida risultato della progressiva disgregazione di valori, relazioni e modelli preesistenti.
VITA LIQUIDA - Nei suoi ultimi lavori, Bauman ha inteso spiegare la postmodernità usando le metafore di modernità liquida e solida. Nei suoi libri sostiene che l’incertezza che attanaglia la società moderna deriva dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori. In particolare, egli lega tra loro concetti quali il consumismo e la creazione di rifiuti umani, la globalizzazione e l’industria della paura, lo smantellamento delle sicurezze e una vita liquida sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa, e così via. L’esclusione sociale elaborata da Bauman non si basa più sull’estraneità al sistema produttivo o sul non poter comprare l’essenziale, ma sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità. Secondo Bauman il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore. In tal modo, in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l’essere umano con relazioni usa e getta. Le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti i costi, l’apparire come valore e il consumismo. Però si tratta di un consumismo che non mira tanto al possesso quanto all’utilizzo temporaneo di oggetti di desiderio in cui appagarsi, trovandoli in breve obsoleti, e passando quindi da un consumo all’altro in una sorta di bulimia. In Italia, il concetto di società liquida di Bauman è stato ripreso dallo psichiatra Tonino Cantelmi per elaborare la teoria della tecnoliquidità, secondo la quale la chiave interpretativa della contemporaneità e dei relativi disagi psicologici sia da ricondurre alle caratteristiche della rivoluzione digitale interagenti con le peculiarità della società liquida (velocità, narcisismo, sensation seeking, emotivismo, ambiguità e non definizione, rinuncia al futuro).
Poi, sopravvivere può risultare molto stressante, motivo per cui abbiamo ritenuto ideale inserire la Canapa (semi) biologica come base di tutti i blend che accompagneranno la lettura di questi brevi prontuari così da indurre un rilassamento propedeutico ad accogliere i suggerimenti appena letti. È ovviamente legale e, nella quasi totalità dei titoli, accompagnata dal tè verde Bancha biologico (dagli innumerevoli benefici per l’organismo), oltre agli specifici aromi individuati (che sia per il loro sapore, significato, sembianze o proprietà fitoterapiche) che aiutino a “sopravvivere” al tema trattato.
È innegabile che siano tempi di trasformazione, dove ancora non si è giunti a un nuovo equilibrio e questo genera varie forme di disagio. Da qui l’idea di una collana composta da brevi prontuari di sopravvivenza che con ironia e intelligenza, aiutino i degusta-lettori a superare quei piccoli disagi dati dalla contemporaneità “liquida”. Il fine è analogo alle più seriose Tisane Filosofiche della linea NarraTHERAPY ma la modalità di trattazione è marcatamente più ironica e leggera: riflettere e sdrammatizzare attraverso un sorriso.
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BREVI PRONTUARI SEMISERI DI SOPRAVVIVENZA
“In un mondo sempre più liquido e surriscaldato, c’è chi si dispera e chi ne approfitta per un buon tè.”
Secondo l’eminente sociologo e filosofo Zygmunt Bauman quelli che stiamo vivendo sono tempi caratterizzati da una vita liquida risultato della progressiva disgregazione di valori, relazioni e modelli preesistenti.
VITA LIQUIDA - Nei suoi ultimi lavori, Bauman ha inteso spiegare la postmodernità usando le metafore di modernità liquida e solida. Nei suoi libri sostiene che l’incertezza che attanaglia la società moderna deriva dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori. In particolare, egli lega tra loro concetti quali il consumismo e la creazione di rifiuti umani, la globalizzazione e l’industria della paura, lo smantellamento delle sicurezze e una vita liquida sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa, e così via. L’esclusione sociale elaborata da Bauman non si basa più sull’estraneità al sistema produttivo o sul non poter comprare l’essenziale, ma sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità. Secondo Bauman il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore. In tal modo, in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l’essere umano con relazioni usa e getta. Le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti i costi, l’apparire come valore e il consumismo. Però si tratta di un consumismo che non mira tanto al possesso quanto all’utilizzo temporaneo di oggetti di desiderio in cui appagarsi, trovandoli in breve obsoleti, e passando quindi da un consumo all’altro in una sorta di bulimia. In Italia, il concetto di società liquida di Bauman è stato ripreso dallo psichiatra Tonino Cantelmi per elaborare la teoria della tecnoliquidità, secondo la quale la chiave interpretativa della contemporaneità e dei relativi disagi psicologici sia da ricondurre alle caratteristiche della rivoluzione digitale interagenti con le peculiarità della società liquida (velocità, narcisismo, sensation seeking, emotivismo, ambiguità e non definizione, rinuncia al futuro).
Poi, sopravvivere può risultare molto stressante, motivo per cui abbiamo ritenuto ideale inserire la Canapa (semi) biologica come base di tutti i blend che accompagneranno la lettura di questi brevi prontuari così da indurre un rilassamento propedeutico ad accogliere i suggerimenti appena letti. È ovviamente legale e, nella quasi totalità dei titoli, accompagnata dal tè verde Bancha biologico (dagli innumerevoli benefici per l’organismo), oltre agli specifici aromi individuati (che sia per il loro sapore, significato, sembianze o proprietà fitoterapiche) che aiutino a “sopravvivere” al tema trattato.
È innegabile che siano tempi di trasformazione, dove ancora non si è giunti a un nuovo equilibrio e questo genera varie forme di disagio. Da qui l’idea di una collana composta da brevi prontuari di sopravvivenza che con ironia e intelligenza, aiutino i degusta-lettori a superare quei piccoli disagi dati dalla contemporaneità “liquida”. Il fine è analogo alle più seriose Tisane Filosofiche della linea NarraTHERAPY ma la modalità di trattazione è marcatamente più ironica e leggera: riflettere e sdrammatizzare attraverso un sorriso.
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